Restano i dubbi sull’incontro a Milano tra Liliana Segre e Matteo Salvini La sensazione è che il faccia a faccia dovesse rimanere privato. Il mezzo passo indietro del leader della Lega solleva diversi interrogativi.
L’incontro tra Liliana Segre e Matteo Salvini si tinge di giallo. I media non hanno dubbi: il leader della Lega ha incontrato la senatrice a vita a Milano. Un bel gesto dopo le polemiche degli ultimi giorni, nate dopo il caso/caos sulla Commissione Segre. Un bel gesto che il leader del Carroccio non ha confermato. Almeno pubblicamente.
Incontro Salvini-Segre: i due si sono visti? E perché non confermano?
La notizia dell’incontro tra Salvini e la Segre è rimbalzata nella serata di venerdì. Nessuno l’ha smentita nelle ore in cui i media pubblicavano i dettagli del faccia a faccia che sarebbe avvenuto nella casa di Milano della senatrice a vita.
Il passo indietro – non una piena smentita – arriva nella giornata di sabato per voce proprio di Matteo Salvini: “Con Liliana Segre ci vedremo presto. In Senato o, meglio, a Milano, visto che siamo entrambi milanesi“.
Un incontro destinato a rimanere privato?
Stando a quanto riferito dai principali quotidiani, l’incontro tra le parti ci sarebbe stato ma doveva rimanere privato. Perché? Se fosse stato reso pubblico sarebbe stato un bel segnale distensivo in un periodo di polemiche in cui si litiga su possibili nostalgie fasciste del Centrodestra. E su questo tema il leader della Lega è da mesi sul banco degli imputati, accusato di strizzare l’occhio ai movimenti di estrema destra.
Salvini abbassa i toni della polemica: “Segre gode di tutta la mia stima”
L’ex vicepremier prova comunque ad abbassare i toni della polemica dicendosi disposto e interessato ad ascoltare la senatrice a vita: “Liliana Segre gode di tutta la mia stima Sono giovane, ho voglia di imparare, di capire, di ascoltare. La senatrice farà le sue scelte a prescindere da quello che dice Salvini. Ritengo che sia una donna estremamente intelligente, quindi non avrà bisogno dei miei consigli“.
Poi il mezzo passo indietro: “Ho ricevuto un altro proiettile, io non piango”
Nel giro di pochi secondi Salvini sembra fare un passo indietro con una mezza provocazione rivelando di aver ricevuto un altro proiettile: “Io non piango ma in un Paese civile non dovremmo rischiare né io né la Segre“.
Sul caso pesa come un macigno il silenzio di Liliana Segre, che potrebbe chiarire una volta per tutte la situazione. La sensazione è che Salvini abbia fatto un passo politicamente corretto e doveroso ma non abbia voluto tradire la sua posizione. Almeno a livello pubblico.